MARGHERITA PORROVECCHIO Italy Photography

POP-ART COUTURE

EXPERIENCE

 

 

 

Il progetto nasce dalla rappresentazione artistica della società che rispecchiamo.

Consumismo, industria, velocità del sistema, ormai determinano i ritmi e le loro conseguenze.

La moda si unisce alla celebrazione del consumo, che ha già reinterpretato i gusti, 

negli anni 50 americani con Andy Warhol

e oggi con Bunsky, 

il cui scopo è raccontare ciò che li circonda.

Pop-Art, deriva infatti da popular art, che delinea l’ispirazione della corrente artistica, da soggetti popolari.

Pubblicità, televisione, cinema, diventano opere d’arte.

L’arte a consumo, come gli oggetti di una società industriale dinamica e in continua evoluzione.

 

Qui inizia il dialogo.

Rappresentando questo consumo, lamentando il suo disagio, e traendone ispirazione, nasce il progetto Pop-Art Couture, con una promessa specifica.

Ritagliare, modellare, incastrare il metallo delle comuni lattine, su di esso, 

si da vita a un ricamo metallizzato, 

che si alleggerisce della sua funzione di contenitore, 

per divenire qui interprete del corpo femminile.

La mediazione che trasporta la lattina da oggetto ad abito, 

sancisce il nuovo valore delle cose.

Questo, qui, si vuol comunicare.

La storia di un oggetto di consumo, 

poi rifiuto, 

in una società che corre per produrre il nuovo, 

si dimentica del passato. 

Un passato che continua ad esistere, 

e che insiste per essere raccontato 

anche nelle più nobili delle arti.

Temi come riciclo, o bio, 

potrebbero interessarsi alla manipolazione qui garantita,

per una vita eterna non di cose, 

ma di mode.