Elisabetta Scollo Italy Installation

Tutto è partito dalle musicassette di mio padre dimenticate in un angolo della casa e non ascoltate da tempo. Solo quando gli ho detto che le avrei utilizzate per realizzare un quadro, mi sono resa conto del valore affettivo che queste avessero per lui, a tal punto che sarebbe stato disposto a nasconderle gelosamente in un cassetto con la mera illusione di custodirle e proteggerle dalla polvere e dal tempo.

Si è fatta strada in me l’idea che potessi contribuire a rendere immortali tanti oggetti ormai dimenticati, che hanno fatto parte della moda e della quotidianità di generazioni passate e che oggi, invece, sono ormai considerati “vintage”.

La metafora del titolo è fedele alla funzione dell’opera: la plastica usata, non riciclata, resterebbe un rifiuto per lo più “indifferenziato”; grazie al riciclo invece, essa prende nuova vita e si incarna in nuove forme rivivendo una seconda e terza volta ancora.

“Riciclo del ricordo” ha l’intento di restituire la gloria di un tempo a quelli che, prima ancora di essere oggetti sono stati momenti, emozioni, canzoni; e che rivisitati in chiave pop e contemporanea, possono essere recuperati, ammirati e utilizzati. È una modalità del tutto personale e intima di come vorrei far rivivere i ricordi materializzandoli in un quadro, per renderli accessibili, ancora una volta, alla vista, al tatto e all’ascolto.

Il quadro è composto da 42 cassette a nastro incastonate in un passe-partout di camoscio nero all’interno di una cornice di legno verniciata a specchio. Tutte le cassette sono funzionanti e riproducono brani di interpreti e cantautori italiani.

L’assenza del vetro è giustificata dall’interattività dell’opera che invita l’interlocutore a estrarre le cassette dal quadro per poterle ascoltare tramite delle cuffie e un walkman. Esse infatti, non sono incollate ma fissate con delle viti di acciaio, al fine di renderle disponibili all’ascolto semplicemente estraendole dalla teca con un sistema appositamente ingegnato. Quest’ultime sono state disposte in modo cromatico e si contrappongono a una cornice a specchio, appariscente e allo stesso tempo elegante, rispettosa delle protagoniste indiscusse del quadro.