Gianni Giacchi Italy Sculpture

life in the time of the coronavirus

Life in the time of the coronavirus è un opera figlia dei giorni del codiv19 dove la maggioranza di noi si è dovuta isolare fisicamente dal resto del mondo. Io nel mio laboratorio avendo tanto tempo a disposizione volevo realizzare un opera per rappresentare gli effetti di questo terribile virus che sta causando tanto dolore, ma anche un opera che testimoniasse nei tempi futuri cosa è significato vivere hai tempi del coronavirus. Naturalmente dovevo raccontare queste cose attraverso il mio tema, il cavallo. Ma come? A me piace l'arte figurativa e volendo raccontare la storia dei tempi del coronavirus ho preso una cornice e una tela creando due squarci, ho realizzato una testa di un bel cavallo per rappresentare la normalità, la salute, e l'ho posizionata in uno dei squarci, poi in mezzo ai due squarci ho posizionato una lastra di plexiglass che rappresenta la separazione, l'isolamento sociale, ma come potevo rappresentare la contaminazione generata dal virus? Allora mi è venuto in mente , Picasso, il cubismo, l'arte astratta, Guernica con il suo cavallo deformato. Quindi ho realizzato la mia prima opera contaminata dal cubismo. Un cavallo deformato. Sì come il virus contamina e deforma la vita delle persone il cubismo contamina l'arte figurativa e la deforma. In questo modo credo di aver interpretato il covid19. Un opera fatta di fusioni. Quadro o scultura? Dove inizia l'uno e finisce l'altro? Un quadro, una tela che di solito viene dipinta per raccontare una storia, ma invece questa volta viene squarciata per mostrare due sculture, una è arte figurativa l'altra arte astratta. In tutti e due i casi sembra che la tela abbia perso i suoi colori per donarli alle sculture, una fusione per raccontare La vita ai tempi del coronavirus. Materiali: geomalta, acrilico, plexiglass. Dimenzioni: altezza 70cm larghezza 90 cm profondità 40 cm.