sergio manconi Italy Painting

Con l'opera l'artista vuole mettere in evidenza l'analogia della percezione della violenza nelle due fasi della vita dell'uomo contemporaneo.

L'intento dell'artista, con quest'opera, è quello di evidenziare per contraposizione l'analogia tra le distorisoni percettive, che caratterizzano adulti da una parte e bambini dall'altra, della violenza che permea il mondo e la società attuale.

Sullo sfondo è possibile vedere uno scorcio di dramma bellico, che vede come soggetto una famiglia distrutta da un bombardamento.

La destrutturazione della scena, con la perdita dei particolari e dei tratti distintivi, è  funzionale alla rappresentazione della perdita di sensibilità al dramma e al dolore che affligge l'uomo contemporaneo oramai assuefatto alla violenza a causa della continua sovraesposizione mediatica.

In primo piano, invece,  è possibile scorgere un azione di violenza simulata, rappresentata da due sagome di personaggi fumettistici riposizzionate in modo da ricreare una situazione di conflitto.

Quest'ultimo livello dell'opera richiama in maniera diretta l'azione di un bambino che, impegnato nella acritica riproduzione di gesti e situazioni viste si trova ad essere involontario dominus di una scena violenta della quale non perscepisce la gravita e le conseguenze.

L'interazione apatica con scenari di violenza e dolore costituisce, per l'appunto, il filo conduttore dell'opera che mostra quindi come la società nella quale l'uomo vive e nella quale viene esposto, tramite l'intorpidimento dell'empatia umana, lo regredisce allo stato infantile, privandolo della sensibilità che costituisce cifra propria della natura umana.