Giorgia Aggio Italy Other

Fishy

Su di un telaio rudimentale e semplicissimo (un asse di legno con due file di chiodi e dello spago utilizzato come ordito), viene ”tessuto” con svariati materiali plastici il corpo di un pesce, nello specifico un tonno. Solo la testa dell'animale è riconoscibile essendo rappresentata attraverso una fotografia, tutto il resto del corpo viene “ricostruito” con filamenti di plastica, tessuti inorganici, nylon, filo metallico, poliestere, fibre sintetiche. 
La tecnica utilizzata e la scelta dei materiali, veicolano il concetto alla base dell'opera: porre l'attenzione al grande e grave impatto delle attività antropiche sull'ecosistema marino. 
Se l'intreccio di trama e ordito richiama immediatamente la struttura di una rete da pesca, i tessuti e i materiali sintetici che compongono l'opera, rimandano ad una trappola molto più letale e diffusa che sono le sostanze inquinanti presenti negli oceani e nei mari.
Altro aspetto centrale dell'opera è il richiamo alla tessitura: attività umana antichissima e di grande valore artistico e artigianale. L'intreccio dei tanti materiali sintetici utilizzati mette in risalto la forte matrice materica del lavoro.   
Infine l'opera intende far emergere il contrasto tra la bellezza dell'artefatto finale (espressione di una delle migliori attività umane cioè la creazione artistica) e il suo doloroso significato.
Anche il titolo, Fishy, che si può tradurre in torbido o poco chiaro, oltre ad essere un gioco di parole vuol far riflettere sugli aspetti in precedenza evidenziati. 
 
Stiamo realizzando altre opere che sviluppano lo stesso concetto. I telai utilizzati hanno diverse forme e misure, i soggetti sono sempre presi dalla fauna o dalla flora.