Claudia Marini Italy Mix Media

Flux, 2018-2019, trittico, collage su cartone montato su telaio di legno.

Misure complessive del trittico 112 x 246 x 4cm. 

materiali: inchiostri, stampa linoleografica, stampa da procedimento di collografia, inchiostri, carta di riso, carta velina, carta di giornale.CLAUDIA MARINI

 

 

Continuità e trasformazione

di Chiara Serri 

 

Si ispira al mondo naturale, Claudia Marini, alla costanza delle forme che si ritrovano nel macro e nel micro, negli abissi marini così come nelle viscere del corpo umano. Un’insistenza che diventa essenza di una ricerca che, superando i confini della singola opera, si risolve in dittici e polittici.

Dopo gli anni dell’Accademia, lo studio del corpo e delle cromie, l’artista abbandona i pennelli facendo del collage la propria tecnica d’elezione. Il suo lavoro non consiste, tuttavia, nel mero assemblaggio di ritagli di carta. La storia ha inizio molto prima, con la messa a punto di una ricca palette di colori e segni ottenuti attraverso la tecnica della stampa a rilievo. Solo successivamente le carte incise vengono stratificate su un supporto neutro, a partire da un’idea che cresce con l’opera stessa, tra accelerazioni e ripensamenti.

SporeGrovigli e Totem sono i titoli dei principali cicli realizzati da Claudia Marini a partire dal 2010. Se nelle Spore forme arrotondate veicolano il colore (e la vita) nello spazio, nei Grovigli i segni serpeggianti di alcune matrici (prodotte autonomamente e stampate in diverse varianti) si intrecciano in strutture complesse, mentre nei Totemfa per la prima volta capolino la geometria, unitamente a colori più caldi e terrosi.

In queste ultime opere, le matrici non sono più scavate nel linoleum, ma ricavate da pizzi o motivi tessili trattati e riadattati. Da un lato l’andamento concentrico di alcune linee che sembrano ricordare antiche ammoniti, dall’altro la presenza di forme poligonali che richiamano i processi di cristallizzazione delle rocce. Filo conduttore: il segno. Un segno capace di inabissarsi e successivamente risorgere, tra continuità e trasformazione.